Noleggiare il Vaticano per girare un film è missione impossibile. Più accessibile è la Reggia di Caserta che con i suoi magnifici scaloni a doppia rampa ricorda da vicino la dimora del Papa. Una operazione già riuscita con “Angeli e demoni” di Ron Howard e per le avventure di Tom Cruise in “Mission Impossible 3”. Ora è il turno di Steven Spielberg e “The kidnapping of Eduardo Mortara”.
La pellicola, tratta dall’omonimo libero di David Kertzer (la versione italiana è “Prigioniero del Papa re”), racconta la vera storia di un bambino ebreo italiano di sette anni che nel 1858 fu tolto in modo discutibile dai suoi genitori dall’autorità dello Stato Pontificio e, cresciuto come cattolico, divenne un sacerdote nell’ordine agostiniano. Una vicenda che è stato descritta come una saga oscura che contribuì al crollo del potere della Chiesa in Italia. Tra i protagonsiti figurano Mark Rylance (premio Oscar per “Il ponte delle spie”) nel ruolo di Papa Pio IX e Oscar Isaac (già visto in “A proposito di Davis” dei fratelli Cohen e in “Star Wars – Il risveglio della Forza”).
In questi giorni il pluripremiato regista di Hollywood è sul set tra Emilia Romagna e Umbria ma dovrebbe arrivare in Campania tra un paio di mesi.
Che Steven Spielberg fosse un appassionato della Campania è cosa ben nota. Positano e la Costiera sono le sue mete preferite per le vacanze estive. Ma l’anno scorso, la sua presenza a Napoli fece già pensare ad un sopralluogo. Prodotto da Amblin Entertainment Studios e Leone Film Group, dovrebbe arrivare nei cinema entro la fine del prossimo anno.