Una sequela di gag esilaranti con tessuto amoroso fanno scorrere via le circa due ore di pellicola. In Si accettano miracoli non mancano le citazioni ai film di Walt Disney (come la vestizione di Chiara, mutuata da “Cenerentola”, e l’atmosfera del villaggio che ricorda quella de “La Bella e la Bestia”).
Cura dei personaggi e attenzione nelle inquadrature dei dettagli ne fanno un film gradevole e di sicuro successo di pubblico, pur non facendo leva su una sceneggiatura che brilla per originalità. Siani passa agevolmente dal ruolo di capocomico a quello di regista, senza vivere di egoismi ma dedicandosi molto agli attori.
Bravi tutti. De Luigi piace per la capacità di calarsi nel personaggio e nel trovare l’intesa vincente con Siani. Bene Serena Autieri, sorprendente Ana Caterina Morariu per misura ed interpretazione.
Eccellenti le scelte sia nel campo tecnico (vedi Paolo Carnera per la fotografia, fresco di “Gomorra”, la scenografia di Francesco Frigeri, già collaboratore di Tornatore e Troisi, e le musiche di Umberto Scipione, che donano al film quell’aura sospesa nel tempo), che in quello attoriale scegliendo artisti dall’elite del teatro napoletano (Giacomo Rizzo, Umberto Bellissimo, Benedetto Casillo, Tommaso Bianco, Gigi Savoia, Massimiliano Gallo, Maria Del Monte) e bambini che recitano già da professionisti.