«So tutti quanti bravi a fare i gay a Berlino». E già perché per sposare in Italia il proprio amato, Salvatore Esposito dovrà abbattere tutti i pregiudizi nell’esilarante commedia “Puoi baciare lo sposo” di Alessandro Genovesi.
LA TRAMA. Antonio (Cristiano Caccamo) ha finalmente trovato l’amore della sua vita, Paolo (Salvatore Esposito), con il quale convive felicemente a Berlino. Nell’entusiasmo di una tenera dichiarazione d’amore, Antonio chiede a Paolo di sposarlo ma ora viene il momento di affrontare le due famiglie. Decidono quindi di partire insieme per l’Italia, destinazione Civita di Bagnoregio, dove vivono i genitori di Antonio: la madre Anna (Monica Guerritore) e il padre Roberto (Diego Abatantuono), Sindaco progressista del paese che ha fatto dell’accoglienza e dell’integrazione i punti di forza della sua politica. Ai due innamorati si uniscono, per un viaggio pieno di rivelazioni e sorprese, la loro bizzarra amica Benedetta (Diana Del Bufalo) e il nuovo coinquilino Donato (Dino Abbrescia).
IL REGISTA. Milanese classe 1973, Alessandro Genovesi è al suo quinto film, in quasi tutti c’è un tocco napoletano. C’è Alessandro Siani nel suo esordio con “La peggior settimana della mia vita” e nel sequel “Il peggio Natale della mia vita”. “Ma che bella sorpresa”, uscito nel 2015 con Claudio Bisio e Frank Matano, è ambientato interamente a Napoli.
SALVATORE ESPOSITO. Smessi (momentaneamente) i panni del terribile Genny Savastano in “Gomorra – La Serie”, e dopo aver vestito quelli di un avvocato senza scrupoli nel film “Veleno”, Salvatore Esposito si cala in un ruolo inedito, romantico, brillante. Prossimamente lo vedremo nell’ultimo capitolo della saga “Taxxi” di Luc Besson nel quale interpreterà un rapinatore e poi ancora nell’opera prima di Cristiano Anania dal titolo “L’eroe” dove sarà un giornalista.
CURIOSITÀ. Il film è stato girato in parte a Civita di Bagnoregio in provincia di Viterbo, nel Lazio, facente parte dei borghi più belli d’Italia e famosa per essere denominata “La città che muore”.
GENERE: Commedia – USCITA: 1 marzo (Medusa) – DURATA: 90 minuti
ESCONO ANCHE “Red Sparrow”, “Lady Bird”, “La terra buona”, “È arrivato il broncio”, “Dark Night”, “Un figlio a tutti i costi”, “Due gran figli di…” e “Quello che non so di lei”.
(rubrica “Appuntamento al cinema” sul quotidiano Roma del 1 marzo 2018)