Emozionante. L’aggettivo più adatto per descrivere il documentario “Pino Daniele – Il tempo resterà” è emozionante. Un viaggio nella vita, nella musica, nella città di un artista che ha rivoluzionato il panorama italiano e continua a farlo a due anni dalla sua morte.
È cominciata dal teatro San Carlo l’avventura del lavoro di Giorgio Verdelli prodotto da Sudovest con Rai Cinema che approderà da stasera (e fino a mercoledì) nei cinema in 300 copie distribuito da Nexo Digital. Simbolico il giorno scelto per l’anteprima al massimo napoletano, un giorno in cui avrebbe festeggiato onomastico e 62esimo compleanno. «Pino Daniele ha sempre desiderato suonare al San Carlo – ha ricordato Giorgio Verdelli – c’è grande gioia nel figlio Alessandro e in tutta la famiglia. Rai cinema ha programmato l’uscita in sala proprio partendo da questa anteprima a cui è stato dato un grandissimo valore. Il film sarà proposto poi anche a New York e Bruxelles».
Prima della proiezione Verdelli ha chiamato sul palco i membri della super band Tullio De Piscopo, Tony Esposito, James Senese, Joe Amoruso e Rino Zurzolo ed ha raccontato la genesi di questo lavoro. «Quando mi hanno chiesto il perché questo film ho risposto che raccontare Pino Daniele in questo modo è servizio pubblico. Pino era forte e tenera allo stesso tempo. Gli dedicammo una puntata di “Unici” su Rai2 ad un mese dalla sua scomparsa: la seconda parte del lavoro venne consegnata mentre andava i onda la prima. Questo è un atto d’amore, in molti ci hanno lavorato a partire dai figli». In sala praticamente tutti i protagonisti di “Il tempo resterà”. «Dovevamo presentarlo a Roma ma il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca si è opposto ed ha voluto organizzarlo a Napoli coinvolgendo i giovani». In sala i familiari dell’artista scomparso il 5 gennaio 2015, lo stesso De Luca, il sindaco Luigi de Magistris.
Quando si spengono le luci, inizia la magia, il viaggio avanti e indietro nel tempo, nelle viscere della musica di Pino, nei ricordi, nei passaggi chiave della sua carriera, tra filmati noti, molti inediti e passaggi nella Napoli di oggi. Si parte dagli amici e compagni di una vita, quelli della band “Vai mò”. Sullo schermo le immagini del percorso artistico dell’artista, dagli inizi agli ultimi concerti, raccontati da Stefano Bollani, Giuliano Sangiorgi, Ezio Bosso, Jovanotti, Eros Ramazzotti, Eric Clapton, Vasco Rossi. I suoi nipoti d’arte Clementino, Maldestro, Sansone, Colella. E ancora Maurizio De Giovanni, Sandro Ruotolo, Alessandro Siani, Massimo Ranieri. Il tutto con le voci narranti di Enzo Decaro, Peppe Lanzetta e Claudio Amendola. Non potevano mancare i momenti vissuti con Massimo Troisi, il concertone in piazza Plebiscito, il duetto con Pavarotti.
Ne viene fuori il ritratto di un uomo concreto e geniale che ha messo d’accordo tutta la città di Napoli dal Vomero a Scampia, che ha parlato al cuore della gente, in tutto il mondo, ma che soprattutto ha regalato un fiume di emozioni in vita e continua a farlo oggi che non c’è più. D’altronde come gli piaceva ricordare: «Noi andremo via e il tempo resterà».