«Dopo 56 anni nell’industria cinematografica, facendo più di 200 film, dopo così tante ossa rotte, finalmente». L’ironia ha da sempre contraddistinto il percorso di Jackie Chan che ha festeggiato così l’Oscar alla carriera. La statuetta d’oro era diventata quasi un tormentone per l’attore cinese. Ventitrè anni fa ne vide una a casa di Sylvester Stallone e realizzò che un giorno l’avrebbe voluta anche lui. D’altro canto il padre, ogni volta guardavano insieme la cerimonia di consegna, gli chiedeva come mai non l’avesse ancora ricevuto pur avendo fatto tanti film.
A consegnargli la tanto ambita statuetta è stato Tom Hanks che si è dichiarato felice di premiare Chan, perché troppo spesso i film sulle arti marziali e le commedie d’azione vengono ignorati per quanto riguarda i riconoscimenti.
Quando a settembre l’Accademy avvisò Chan dell’Oscar, egli rispose con un messaggio: «Vorrei ringraziare con tutto il cuore gli Oscar per avermi assegnato questo premio di incoraggiamento e per aver riconosciuto i miei traguardi nonostante la mia “giovane” età. Sono estremamente onorato di essere il primo cinese nella storia a ricevere questo premio».