Pif mi sta simpatico. E in più apprezzo anche la sua intelligenza. Se poi al suo fianco c’è un maestro del calibro di Renato Carpentieri, non resta che acquistare il biglietto. È nei cinema “Momenti di trascurabile felicità” di Daniele Lucchetti.
LA TRAMA. Paolo conduce una vita tranquilla a Palermo con moglie e due figli, lavorando come ingegnere. Ad aggiungere pepe alle sue giornate non sono le relazioni extraconiugali che si concede di tanto in tanto, o le sedute al bar con gli amici a fare il tifo per la squadra rosa e nera, ma alcuni istanti di pura gioia, come attraversare in motorino un incrocio urbano nel momento esatto in cui tutti i semafori sono rossi. Peccato che arrivi la volta in cui Paolo “manca” il momento di una frazione di secondo, e viene investito in pieno da un’auto ritrovandosi catapultato in Cielo, nello stanzone adibito allo smistamento delle anime. Da qui comincerà quella rivalutazione della sua intera vita che lo metterà di fronte alla sua medietà e alle sue mancanze.
CURIOSITÀ. La pellicola è l’adattamento cinematografico dei romanzi Momenti di trascurabile felicità (2010) e il sequel Momenti di trascurabile infelicità (2015), scritti da Francesco Piccolo, cosceneggiatore del film insieme a Luchetti.
GENERE: Commedia – USCITA: 14 marzo – DURATA: 102 minuti