“La pizza non è nient’altro che un pezzo di pasta di farina, acqua e lievito, modellata dalle mani di un pizzaiolo, penserete”. È Marisa Laurito a dare voce alla pizza nel documentario “Farina, acqua, lievito” di Giuseppe Alessio Nuzzo, che verrà proiettato in anteprima alle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, sabato 4 dicembre alle ore 21 al Tasso.
Un lavoro riflessivo, per interrogarsi anche sulla figura del pizzaiolo tra artigianato e scienza, attraverso i contributi storici di Rai teche e interviste a esperti del settore. Punto di partenza l’occhio di Mario Monicelli che nel 1974 firmava “Pane al pane. L’alimentazione in Italia”, un affascinante affresco con cui indagava sui modelli di alimentazione in Italia, e ovviamente sulla pizza e dell’esuberanza creativa partenopea a cui contrastava un’acronica carenza di proteine e vitamine.
Ma oggi è può essere definita ancora un semplice pezzo di pasta di farina, acqua e lievito, modellata dalle mani di un pizzaiolo? Risponderanno al quesito i maestri Franco Pepe, Vincenzo Capuano e Gaetano Paolella, gli imprenditori Alessandro Condurro dell’Antica Pizzeria Da Michele e Antimo Caputo del Molino Caputo, e ancora Sergio Miccù, presidente Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Vincenzo Pannella, presidente Associazione Pizzaioli Acerrani, Gianluca Napolitano, Slow Food.
Non potevano mancare cenni sulla storia della pizza, dalle origini egiziane alla prima Margherita, sulla “pizza a metro di Vico Equense”, e su Acerra, città della pizza, grazie anche all’intervento del primo cittadino Raffaele Lettieri e lo storico e critico gastronomico, Tommaso Esposito.
«Il film è un viaggio, tra storia e attualità, tra presente, passato e futuro, alla scoperta dell’umanità del pizzaiolo e dell’alimento più famoso al mondo, dalla semplicità caratteristica delle sue “forme”. Non solo, quindi, un generale piacere di lingua, anzi, è proprio quest’ultimo che suggerirà allo spettatore il suo vero significato», ha spiegato il regista Nuzzo.
Tra gli aneddoti più curiosi c’è quello di Miccù quando doveva raccogliere i 2 milioni di firme per far riconoscere l’arte del pizzaiuolo napoletano come patrimonio immateriale dell’umanità per Unesco: «Credevamo di dover raccontare alla gente cosa fosse la pizza, ma in realtà sapevano benissimo di cosa parlavamo, mentre non conoscevano l’Unesco».
Prodotto da Paradise Pictures, “Farina, Acqua, Lievito” è stato già selezionato al Catania Film Fest, e verrà presentato fuori concorso anche al Festival della Commedia – Pulcinella Film Fest 2021.
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