Tarantino pigliatutto, delusione Netflix. Questo il riassunto in breve dei Golden Globe, i riconoscimenti che l’associazione della stampa estera di Hollywood assegna alle migliori produzioni cinematografiche e televisive dell’anno. Nella serata condotta da uno scatenato Ricky Gervais il film più premiato è risultato appunto “C’era una volta a… Hollywood” di Quentin Tarantino a cui sono andate le statuette per miglior film commedia o musical, al miglior attore non protagonista (Brad Pitt) e per la miglior sceneggiatura. E salito sul palco per ritirare quest’ultima ha dedicato il premio a Robert Bolt, «il decano degli sceneggiatori», uno che ha scritto “Lawrence d’Arabia” e “Un uomo per tutte le stagioni”, salvo poi complimentarsi con se stesso per la stesura del suo film ringraziando anche il cast «fantastico» del film, Brad Pitt, Leonardo DiCaprio (l’unico sconfitto, il miglior attore di commedia o musical è risultato Taron Egerton per “Rocketman”), Julia Butters, Margot Robbie, Al Pacino.
Grande gioia per il regista statunitensi con avi italiani, tanta amarezza per Netflix. Su ben 34 nomination complessive, il colosso dello streaming porta a casa solo il premio per Olivia Colman, come miglior attrice per la serie “The Crown”. Totalmente ignorato “The Irishman” di Martin Scorsese. Destino simile per “Storia di un matrimonio”, che su ben 6 nomination raccoglie solo il premio alla miglior attrice non protagonista Laura Dern, quinto Golden Globe per lei.
Trionfo per il dramma bellico “1917” di Sam Mendes, che in Italia uscirà il 23 gennaio con 01 Distribution, che vince come miglior film drammatico e miglior regia. «Tutti i registi del mondo vivono all’ombra di Martin Scorsese», ha dichiarato Mendes dal palco.
Scontato il successo per Joaquin Phoenix che è miglior attore drammatico per il suo “Joker” che passerà alla storia. Al film diretto da Todd Phillips va anche il premio per la colonna sonora: l’islandese Hildur Guðnadóttir è la seconda donna a vincere nella categoria. Così come già scritto il premio per Renée Zellweger che è miglior attrice drammatica per “Judy” e il risultato tra i film stranieri dove si è imposto il coreano “Parasite”. Tutti riconoscimenti che verranno confermati quasi certamente agli Oscar. Premio alla carriera per Tom Hanks.
Tra gli altri premi cinematografici, Sir Elton John ottiene la statuetta come miglior canzone originale per il suo biopic, Awkawfina vince nel campo della commedia con “The Farewell – Una bugia buona”, il miglior film d’animazione è “Missing Link” che è riuscito a scalzare i superfavoriti “Frozen II” e “Toy Story 4”.
Per la tv a Ellen DeGeneres è andato il premio alla carriera, i più titolati “Succession”, “Fleabag” e “Chernobyl”, mentre Michelle Williams per “Fosse/Verdon” e Russell Crowe per ‘The Loudest Voice” sono i migliori attori di serie.