I 90esimi Academy Award sorridono all’Italia. Sono ben quattro infatti le nomination per il regista Luca Guadagnino con il suo “Chiamami col tuo nome” che competerà per la conquista dell’Oscar nelle categorie miglior film, miglior attore, miglior sceneggiatura e miglior canzone originale.
Tratto dal romanzo di André Aciman, il film in sala questo giovedì, è il racconto dell’estate del diciassettenne americano Elio Perlman (Timothée Chalamet) in una bella villa nella campagna di Parma. La storia si svolge nei primi anni 80, quando l’arrivo di un affascinante studente, Oliver (Armie Hammer), per lavorare con il padre professore specializzato in cultura greco-romana, mette scompiglio nella routine di Elio. Niente sarà più come prima in un crescendo di sensazioni ed emozioni che cambieranno il ragazzo facendolo crescere.
È il terzo e ultimo film della “trilogia del desiderio” di Guadagnino, dopo “Io sono l’amore” (2009) e “A Bigger Splash” (2015). Era dal 1999 che il film di un regista italiano non veniva nominato nella categoria miglior film: allora era “La vita è bella” di Benigni che vinse come miglior film straniero.
Altra soddisfazione tricolore arriva da Alessandra Querzola, arredatrice di scena di “Blade Runner 2049”, che ha conquistato una candidatura tecnica, dopo aver ottenuto il Capri Award all’ultima edizione di Capri, Hollywood. Friulana che ha studiato all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, dovrà vedersela con i colleghi di “La bella e la bestia”, “L’ora più buia”, “Dunkirk” e “The Shape of water”.
Tra le candidature, annunciate ieri sera sul portale Oscar.com e sui social network Facebook e Twitter, è “La forma dell’acqua” a conquistarne di più con tredici, seguito da “Dunkirk” con otto, segue “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” con sette. Delusione per “The Post” di Spielberg che gareggerà solo in due categorie, ma conterà tra le attrici protagoniste su una superstar come Maryl Streep che ha ottenuto così la sua ventunesima nomination. Una edizione che può annoverare Rachel Morrison come prima donna candidata al premio per la miglior fotografia, e su Greta Gerwig come prima donna a essere candidata come migliore regista (per “Lady Bird”) dal 2010, quando Kathryn Bigelow lo vinse per “The Hurt Locker”.
Christopher Plummer, che ha sostituito Kevin Spacey in “Tutti i soldi del mondo”, sarà in lizza come miglior attore non protagonista. Il favorito Gary Oldman (che interpreta Winston Churchill in “L’ora più buia”) dovrà vedersela con Denzel Washington e Daniel Day-Lewis per ottenere la statuetta di miglior attore. Gioia anche per l’ex giocatore di basket Kobe Bryant, che dopo aver primeggiato in campo, ottiene anche una soddisfazione al cinema, ovvero la nomination per il miglior cortometraggio animato, “Dear Basketball”. Per scoprire i vincitori, non resta che aspettare la cerimonia di consegna, condotta come lo scorso anno da Jimmy Kimmel, che si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles il 4 marzo.
(articolo pubblicato sul quotidiano Roma del 24 gennaio 2018)