In tempi di crisi da pandemia c’è chi sceglie di aprire tre attività di ristorazione. È la storia di due giovani food influencer, Vince
Il primo test importante è stato a Napoli (in piazza Fuga), quando inaugurarono il ristorante Golocious il primo giorno della Fase 2 a maggio, seguito da una apertura a Roma (in viale Isacco Newton, 68) a ottobre e una seconda a Napoli in via Cimarosa 144. A proseguire nell’espansione in tutta Italia della loro impresa nonostante le incertezze c’è in programma Milano nel 2021.
Un gesto coraggioso ma ponderato, una sfida partita con l’asporto e il delivery replicando un modello già funzionato con la prima apertura in lockdown. «Vediamo questo periodo come un’opportunità di farci conoscere sfruttando a pieno le nuove tecnologie con le app e la potenza dei social network per entrare nelle case di chi non ci conosce» raccontano.
Il progetto è volto a esportare in tutta Italia una nuova visione del food porn americano, che si distacca dal junk food per evolversi in prodotto d’eccellenza, frutto di costante ricerca delle materie prime e di studi sull’estetica. Per farlo hanno unito le loro esperienze nella ristorazione e nella comunicazione per dar vita al brand Golocious con la mission di far godere occhi, palato e stomaco. Come insegna c’è una bocca sorridente.
Ogni locale ha il suo format. Quello a Roma così come il primo di Napoli puntano forte su burger, carne e vino. Questa nuova apertura partenopea punta su pizza e cucina. Una pizza contemporanea che guarda alla tradizione ma strizza l’occhio all’emozione del food porn. Così come la Margherita, la Marinara e la Cosacca, troviamo anche la Nerano con crema di zucchine, la Rotolo con crocchè, fonduta di noci e bacon croccante, la Food Porn con spalla di maiale sfilacciato cotto a bassa temperatura, patate al forno, bacon croccante e fonduta di ceddar, la Crispy con salsiccia di suino locale, patate dolci americane e salsa crispy. Tutte calibrate tra estetica e gusto, anche gluten free.
La cucina è una rivisitazione in chiave food porn della trattoria tradizionale italiana. Ad esempio un piatto classico come la Genovese, viene realizzato con fonduta di pecorino e chips di Grana, la Gricia di baccalà, il pesto di pistacchi è arricchito da gambero crudo con datterini gialli e rossi. Tra i fritti spiccano il pacchero di Gragnano ripieno di ricotta, mortadella e pistacchio, e la croquetas di jamon con besciamella e prosciutto.
UFFICIO STAMPA | Alessandro Savoia | info@alessandrosavoia.it | +39 3289159817