Avvincente, pulp, romantico, dark, geniale. “Gatta Cenerentola” è il film d’animazione che ha fatto tanto parlare di sé (e bene) alla 74a Mostra del Cinema di Venezia, in concorso nella Sezione Orizzonti, tanto da ottenere ben quattro riconoscimenti: il premio “speciale” Francesco Pasinetti assegnato dai Giornalisti cinematografici Italiani, il premio Open, il Premio Gianni Astrei del Fiuggi Family festival con Ente dello spettacolo, il Mouse d’Argento. La pellicola interamente Made in Naples, prodotta da Mad Entertaniment con Rai Cinema, uscirà nelle sale giovedì 14 settembre in 85 copie.
L’eccellente opera nasce sulla lunga scia di un altro lavoro fortunato, “L’arte della felicità”, vedendo alla regia Alessandro Rak, questa volta affiancato da Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone. La storia è ispirata alla fiaba seicentesca di Giambattista Basile, scrittore campano dal quale il cinema mondiale ha attinto varie volte, da Walt Disney fino a Matteo Garrone.
Accade tutto nel porto di una Napoli senza tempo. Basile (voce di Mariano Rigillo), armatore illuminato, inaugura un parco futuristico e ricco di ologrammi a bordo della nave Megaride. Viene ammazzato e la sua figlioletta capita nelle mani della matrigna (Maria Pia Calzone). La narrazione si sposta di 15 anni e quella che pareva una città fiorente ora è nel degrado. “Re” indiscusso è un boss della malavita (Massimiliano Gallo) che con un perfido disegno vuole impossessarsi della fortuna ereditata dalla figlia di Basile, la Gatta Cenerentola, costretta a subire le sevizie delle sorellastre. Nella vicenda irrompe Primo Gemito (Alessandro Gassman), poliziotto ed amico fedele dell’armatore.
Colpisce la profonda caratterizzazione dei personaggi, se ne coglie la propria psiche, il proprio vissuto. In circa 90 minuti trascorsi tutti d’un fiato ci si perde tra la magia delle illustrazioni e la colonna sonora curata da Antonio Fresa e Luigi Scialdone, un trattato sulla musica contemporanea con i brani di Enzo Gragnaniello (che presta la voce anche ad un personaggio), i Foja, Ilaria Graziano e Francesco Forni, Guappecartò, Francesco Di Bella, Virtuosi di San Martino, Daniele Sepe. E se tre anni fa gli stessi autori si aggiudicarono il premio come “Miglior Film di Animazione Europeo” agli Efa 2013, ora è lecito auspicarsi un riconoscimento Oltreoceano.