Con due nomination agli Oscar e una ai Golden Globe, Blade Runner è senza dubbio uno dei migliori film di fantascienza di sempre. Era il 1982 quando Ridley Scott firmo quel cult (io ancora dovevo nascere!), passato alla storia anche per l’interpretazione di Harrison Ford nei panni del cacciatore di replicanti Rick Deckard e per la frase “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi”.
La pellicola era ambientata in una Los Angeles del 2019, ispirata al romanzo di Philip K. Dick del 1968 “Il cacciatore di androidi”: alieni dalle sembianze umane che lavorano nelle colonie extra mondo arrivano sulla Terra. Compito dell’unità Blade Runner è stanare questi replicanti intrusi.
A distanza di trent’anni dagli eventi del primo film, l’agente K della Polizia di Los Angeles (interpretato da Ryan Gosling) scopre un segreto sepolto da tempo che potrebbe far precipitare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo spinge verso la ricerca di Rick Deckard (Harrison Ford), sparito nel nulla da 30 anni.
Il tutto in un’ambiente dark tra insegne luminose, ologrammi e nebbia. Il sequel è diretto da Denis Villeneuve e vede protagonisti, oltre a Ryan Gosling e Harrison Ford, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Robin Wright, Dave Bautista e Jared Leto. Ma prima di andare a vedere al cinema “Blade Runner 2049”, da giovedì 5 ottobre, è bene immergersi in alcune curiosità (oltre al fatto che sarebbe giusto rivederlo!):
- Il regista Ridley Scott ha dichiarato di ritenere “Blade Runner” il suo lavoro più intimo e completo;
- La prima scelta di Scott per la parte di Harrison Ford fu Dustin Hoffman che si disse interessato, ma non molto convinto di risultare adatto a un ruolo del genere;
- Joanna Cassidy – che interpreta la replicante Zhora – nella scena con il pitone, si portò il suo serpente Darling da casa;
- La piramide della Tyrell Corporation che compare nel film è un modellino in scala 1:750 che, alla fine delle riprese, prese fuoco; Per interpretare la replicante Pris, Daryl Hannah non fu la prima scelta ma fu Debbie Harry, la leader dei Blondie che rifiutò;
- Nella scena in cui Pris inciampa rompendo il vetro di una macchina, Daryl Hannah scivolò realmente sul set ferendosi il gomito in otto punti;
- Il termine ‘replicante’ fu coniato dal co-sceneggiatore David Peoples su suggerimento della figlia che studiava microbiologia;
- Molte delle compagnie comparse in “Blade Runner” crollarono dopo l’uscita del film;
- Alcuni elementi visivi di “Blade Runner”, compresi i dettagli delle macchine volanti e dei computer rivoluzionari, furono ripresi da “Alien”; Ridley Scott rilasciò sette versioni alternative del film.