Si può cogliere la bellezza senza vederla? Sono in corso le riprese di “Guardami così” con protagonisti Serena Autieri, Giovanni Esposito e Ludovica Nasti diretti da Adriano Morelli, che lo ha sceneggiato con Maria Limodio, e con la supervisione artistica di Edoardo de Angelis. La storia narra del viaggio in Italia di una bambina e i suoi genitori non vedenti.
Prodotto da Pierpaolo Verga e Giuseppe Alessio Nuzzo per O’ Groove, il film breve è finanziato dal Ministero degli Esteri nell’ambito del progetto “Corti d’Autore” a cura di Anica per il rilancio e la promozione dell’immagine dell’Italia all’estero all’indomani dell’emergenza Covid. Tra le location il Belvedere di San Leucio, che apre per la prima volta le sue porte ad un set cinematografico, l’antro della Sibilla Cumana, il cratere del Vesuvio e l’Ecoparco del Mediterraneo a Castel Volturno.
SINOSSI. “Non vedo e quindi non ci credo”. Io, mamma e papà eravamo atei e loro sono ciechi. Questo giustificherebbe il detto poco prima citato. Ora tutti e tre ci crediamo in Dio. Dio era in tutte quelle cose belle che abbiamo visto. Che poi le cose belle non le abbiamo mai guardate con gli occhi, quei maledetti occhi che non hanno mai avuto una direzione. Dio era la direzione, l’amore, tutto. Ci siamo emozionati fino a diventarne esausti, senza pentirci mai. Da nord a Sud, nei posti più strani, seguendo il buio e la luce. E Nella luce c’eravamo noi, nel buio la paura. Alla fine abbiamo imparato anche a proteggerci. Io ho imparato a scrivere, a trovare il posto esatto delle parole. Possiamo raccontarvi che siamo tutti una grande famiglia.